Da piccola sognavo di diventare una pasticcera o una giornalista. E per tutte le scuole medie e i primi anni di liceo scientifico, per i professori ero quella del “È brava ma può fare di più”.
Anche se, giuro, mi sono sempre impegnata. Soprattutto nello scrivere temi o relazioni, che consegnavo entusiasta. E puntualmente venivo stroncata da quella frase: “È brava ma può fare di più”.
Con la passione per le parole e in testa il giudizio dei professori non ho portato avanti l’idea di diventare una giornalista.
(Mentre la passione per la pasticceria si è solo trasformata in passione nei dolci) 🙂
Ma ho la testa dura e non me la sono sentita di abbandonare completamente le parole e la scrittura. E così ho intrapreso un percorso universitario e formativo nel marketing e nella comunicazione.
E per fortuna dico ora!
Perché è una disciplina che mi ha conquistata proprio per il suo comprendere molteplici aspetti: psicologia, sociologia, analisi, strategia e molto altro.
Con la pratica lavorativa mi sono poi specializzata sempre di più nella gestione dei social network e nel copywriting.
Il primo approccio a una gestione, per così dire, professionale è stato con l’associazione sportiva di pugilato del mio paese. Ho iniziato ad allenarmi e a coprire poi un ruolo nel consiglio direttivo.
In quel ruolo offrivo il mio contributo con la gestione della pagina Facebook della società. Oltre a una più ampia strategia di comunicazione e promozione in occasione dell’organizzazione di eventi e competizioni.
Era il 2011, più o meno.
Due anni dopo ho formalizzato la mia professione con l’apertura della partita iva e ho dato così il via alla mia vita da freelance.
Sì, ho scritto VITA e l’ho fatto volutamente.
La libera professione richiede infatti dei sacrifici e a volte porta a delle scottature. Ma, dopo 7 anni, posso affermare di non voler comunque tornare indietro.
Perché in questo modo ho imparato a guadagnarmi quello che ottengo, a meritarmi i risultati e a essere soddisfatta del mio lavoro.
Alla faccia di chi diceva “È brava ma può fare di più”! 🙂
Quello che mi piace è che il lavoro diventa flessibile e dinamico. E sei più responsabile e consapevole dell’impegno che metti.
Ma dato che non è tutto rose e fiori, ho imparato anche a non raggiungere quegli obiettivi che mi ero prefissata.
A rimuginarci su e a capire quando diventava il momento di rimboccarsi le maniche, analizzare cosa era andato storto e ripartire lungo un percorso aggiustato.
Magari non ancora quello giusto, ma quello che dopo ancora qualche aggiustamento lo sarebbe diventato.
Il mio destino professionale mi ha portata a conoscere il mondo e la filiera degli eventi e degli spettacoli dal vivo.
Prima solo in un ruolo che copriva la comunicazione e poi, per 2 anni, anche come responsabile organizzativo di un festival e una stagione di concerti jazz.
Il ruolo organizzativo mi ha permesso di avere ancora più stimoli e di acquisire ulteriore conoscenza sulle attività di produzione e realizzazione di una manifestazione.
Mi ha permesso anche di capire che è un ruolo che affronto con molta più ansia. Perché comporta l’incastro di un numero elevato di elementi, molti dei quali non dipendono solo dal mio controllo. Ma dipendono dalle azioni di altre persone o, magari, realtà delle quali non ho certezza dell’impegno o della propensione al risultato.
Sai però qual è la cosa meravigliosa?
Che ho raddrizzato ancora un pochettino il mio percorso.
“Quando scopriamo che tutto dipende da noi, significa che abbiamo il potere di cambiare tutto”
Dario Vignali (CEO di Marketers, imprenditore, formatore e consulente)
Non è un delirio di onnipotenza il mio, ma solo una preferenza nel gestire le azioni e i risultati che dipendono principalmente dal mio impegno.
In questa fase di chiarimenti della mia vita da freelance, le mie collaborazioni si sono incentrate quindi sulla gestione della comunicazione digitale di diversi eventi. Sia a livello locale, sia a livello nazionale.
Ho gestito la comunicazione per eventi e manifestazioni di diverso genere: festival musicali ed eventi sportivi, ma anche fiere e manifestazioni nel settore del benessere e dei matrimoni.
Non entro nel dettaglio per non annoiarti, ma se vuoi approfondire guarda pure il mio portfolio su Linkedin.
Te ne anticipo 3 per darti un riferimento:
- NovaraJazz
- Il Jazz Italiano per l’Aquila
- Castello inLove.
Ho imparato a conoscere nel dettaglio i social network e il mondo digitale. Ho migliorato il copywriting e la promozione attraverso le Facebook Ads.
Oggi collaboro con associazioni e agenzie per aiutarle a trasmettere la giusta identità, i valori e i contenuti di quello che organizzano.
Da tempo meditavo sull’iniziare a scrivere questo blog. Perché ho sempre cercato informazioni, idee e spunti per approfondire o per risolvere un dubbio, e pensavo che avrei potuto farlo anche io.
Pensa che il dominio l’ho comprato nel 2017.
Subentrava poi la paura e l’insicurezza. E sappiamo entrambi che la paura porta alla procrastinazione!
Ma in questi primi mesi del 2020, complice la quarantena forzata, ho sentito ora il bisogno di contribuire e di condividere le conoscenze che ho acquisito (e che continuo ad apprendere, perché è vero che non si finisce mai di imparare!) nel mio settore di competenza.
Quale?
Il marketing e la comunicazione digitale di festival, fiere, eventi e manifestazioni.
Scriverò dei miei (ma non solo) casi di successo e di quello che va storto, consigli e strategie, magari anche qualche guida pratica e alcune riflessioni.
Scriverò di marketing, di comunicazione, di promozione e degli eventi degni di nota.
Se leggi qualche articolo del mio blog e vuoi scrivermi cosa ti è piaciuto e cosa no, scrivimi qui. A me farebbe molto piacere!
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